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Educazione alla cittadinanza globale

L'idea di dover "convincere" qualcuno e la conseguente reazione di "resistenza" all'essere convinti, sembrano descrivere la dinamica venditore/consumatore, sottendono una polarizzazione semplificata e banalizzante di concetti complessi da "vendere" come fossero un prodotto che riducono l'altro a un'etichetta, a un gruppo di appartenenza, a un'identità rigida, data, singola e immobile.

Ingabbiato in questa narrazione dell'identità, pensandosi completamente aderente ad essa, l'individuo non ha alcun potere di scelta e autodeterminazione, alcuna responsabilità, alcun potenziale di cambiamento, così braccato si chiude all'ascolto per paura di perdere se stesso.

Le studentesse e gli studenti del Liceo Scientifico “Banzi Bazoli” di Lecce hanno incontrato nelle ultime due settimane lə espertə dell’associazione culturale Transparent durante il laboratorio “Scambiamo gli sguardi”, un percorso di educazione alle differenze e di decontrazione di stereotipi e pregiudizi di genere, con un focus sulla comunità LGBTQIA+.

"Oltre al confronto su tematiche d’attualità e all’approfondimento di concetti come l’empatia, il rispetto delle libertà altrui e la consapevolezza emotiva, abbiamo potuto riflettere sulle connessioni con il digitale, la performatività che spesso il mondo dei social produce nelle nuove generazioni e sull’importanza di manifestare il proprio pensiero come collettività", racconta il formatore Gianluca Rollo.

Durante i percorsi di educazione intersezionale proposti dal Progetto GEA Global, Green, Generative and Equal Educational Activities, coordinato dal G.U.S. Gruppo Umana Solidarietà e cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, non c'è l'obiettivo di convincere nessuno, quanto piuttosto quello di creare esperienze, momenti di incontro e riflessione, di decostruzione e di analisi dei diversi aspetti e di più punti di vista possibili. "Facciamo emergere domande e le lasciamo lavorare dentro, nel tempo..."

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